Spiava la collega in bagno con dispositivo Usb-Maresciallo espulso dall’Arma

Noto alle cronache per le vicende del 2014, che lo videro prima sospeso dal servizio e poi degradato per aver effettuato delle riprese nel bagno della caserma ai danni di una collega, l’ex militare ha cercato di essere reintegrato nell’Arma dei Carabinieri, sostenendo che i gesti che causarono quella “condotta” furono dettati da un «forte stress psicologico» del quale asoffriva in quel periodo, un stress tale da portarlo poi a chiedere l’assistenza del Servizio psicologico di Milano.

Nell ‘articolo di seguito proposto, la risposta del Tar di Brescia.

Bergamo, 14 dicembre 2016 – Una carriera al contrario, da maresciallo capo a militare semplice, per una serie di riprese video illecite e moralmente discutibili.

Protagonista della vicenda un ex sottufficiale dell’Arma di 45 anni, in servizio all’epoca dei fatti contestati in una stazione dei carabinieri dell’Isola Bergamasca. Nel settembre del 2014 il militare aveva installato nel bagno della caserma un dispositivo usb con videocamera.

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