PROGETTO SIGNUM: INNIETTARE “VACCINI” PER SCATENARE PATOLOGIE TUMORALI FRA I MILITARI ITALIANI

Pubblichiamo, per dover di cronaca, il seguente articolo, dal quale però non possiamo non prendere le dovute distanze. Molte delle ipotesi contenute in esso infatti, sono quantomeno discutibili , altre addirittura surreali. Che l’inoculazione indiscrimitana dei vaccini faccia male, è un dato di fatto, ma che vi sia addirittura un progetto per causare tumori nei militari, rasenta il ridicolo  .Nessuno stato vorrebbe le proprie truppe malate.

Riguardo al punto sulle vaccinazioni obbligatorie in ambito militare, vi rimandiamo a questo articolo pubblicato da NSM lo scorso 6 maggio 2016, nel quale potrete consultare l’ art. 206 bis contenuto nelle disposizioni integrative del DECRETO LEGISLATIVO 28 GENNAIO 2014, N. 7 che ne dispone la corretta somministrazione ai soldati italiani.

Inizio:

Da anni scienziati e ricercatori stanno indagando sulle cause dell’insorgenza di tumori fra soldati italiani che hanno preso parte alle “missioni di pace” nei Balcani, Iraq e Afghanistan, e da anni si è sempre parlato di uranio impoverito fra le principali cause dell’insorgenza di patologie tumorali fra i militari italiani.

La Commissione d’Inchiesta anni fa, avrebbe individuato un altro motivo che potrebbe essere fra le cause scatenanti dei tumori nei militari delle nostre forze armate: vaccinazioni eseguite con modalità, tempi e verifiche totalmente errati. In sostanza, la Commissione del Senato sull’uranio impoverito sta indagando sugli eventuali danni ad oggi passati sotto silenzio nonostante i ripetuti allarmi da parte dei medici e degli scienziati, oltre che delle famiglie dei soldati deceduti.

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