Aeronautica Militare nelle zone colpite dal sisma

L’Aeronautica Militare, nell’ambito del dispositivo messo in atto nella circostanza dal Ministero della Difesa insieme alle altre Forze Armate, è impegnata con personale, mezzi speciali ed elicotteri sui luoghi colpiti dal sisma per portare aiuto e soccorso alle popolazioni e fornire il contributo richiesto alla Protezione Civile.
A poche ore dal terribile sisma che il 24 agosto ha interessato diversi comuni nell’area compresa tra Lazio, Umbria e Marche, un elicottero VH-139 in forza al 31° Stormo di Ciampino era già in volo per effettuare le prime ricognizioni dall’alto e trasportare sul posto i primi team di valutazione della Protezione Civile. Contestualmente veniva reso disponibile, e poi dislocato permanentemente presso Amatrice, un elicottero HH-139 del 15° Stormo, il reparto dell’Aeronautica Militare che attraverso mezzi ed equipaggi specializzati nel soccorso aereo è pronto ad intervenire su tutto il territorio nazionale e in qualsiasi condizione operativa. Numerosi interventi di trasporto di personale e di materiali sono stati svolti, infatti, di notte grazie all’impiego di speciali visori notturni. Continua nel frattempo il ponte aereo con le zone colpite dal terremoto per il trasporto istituzionale di autorità, delegazioni e team di esperti con gli elicotteri del 31° Stormo di Ciampino. Gli equipaggi, in prontezza immediata dalle diverse basi interessate, si stanno avvicendando presso i punti di emergenza predisposti in loco.
Un contributo importante è arrivato dal 3° Stormo di Villafranca (VR), reparto che ha il compito e le capacità per intervenire in tempi rapidissimi sia sul territorio nazionale che all’estero ed effettuare tutte le predisposizioni necessarie per mettere i reparti operativi della Forza Armata nelle condizioni di operare al meglio. In questa circostanza è stata trasferita in poche ore sul luogo del sisma una torre di controllo mobile e un team avanzato di primo intervento composto da circa venti unità con personale tecnico, meteorologi, controllori del traffico aereo, operatori di linea volo, addetti all’antincendio. Tali assetti, appena 24 ore dopo il sisma, hanno reso possibile la piena operatività della piccola eli-superfice predisposta presso Amatrice, garantendo i servizi aeroportuali essenziali e la gestione in sicurezza degli atterraggi e decolli dei numerosi mezzi aerei impegnati nell’emergenza.
Nelle prime ore che seguono disastri naturali come questo, soprattutto se sono interessate zone impervie e difficili da raggiungere, il mezzo aereo è fondamentale – oltre ovviamente che per trasportare in tempi rapidi personale e mezzi di soccorso – per la ricognizione dall’alto delle aree colpite e le successive valutazioni di intervento. In questo contesto, così come era accaduto ad esempio in occasione del terremoto de L’Aquila nel 2009, è stato richiesto l’intervento di un caccia Tornado del 6° Stormo di Ghedi (BS) per effettuare ricognizioni fotografiche dall’alto delle zone colpite dal sisma. Grazie al sofisticato pod fotografico RECCELITE normalmente impiegato in operazioni per attività di intelligence, ricognizione e sorveglianza (ISR) sono state rese disponibili alla Protezione Civile immagini ad altissima risoluzione dei centri colpiti, una mappatura essenziale per definire le modalità di intervento più efficaci sul terreno.
Le diverse richieste di supporto di personale e mezzi della Forza Armata sono state gestite dalla sala situazioni di vertice dell’A.M., in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico, il Comando Operativo Interforze (COI) e la Protezione Civile.
Lavorando di concerto con le Prefetture e la Protezione Civile, la Difesa con i suoi uomini fa squadra a supporto della popolazione colpita.

FONTE E FOTO QUI

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