Ministro della Difesa: ho assistito a una grandissima fiera del falso…ma…

  1. Arriva la replica del Ministro della Difesa sull’ attacco ricevuto da parte di alcune testate giornalistiche , ma la riflessione sul futuro di migliaia di militari è d’obbligo.




    Il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta replica agli articoli che sono girati in rete nei giorni scorsi. La replica ,come spesso  accade,  è stata resa pubblica tramite un post sulla sua pagina facebook.

Gli articoli contestati,  apparterrebbero, a detta del Ministro, a giornali riconducibili al Cavaliere Silvio Berlusconi, ed i relativi attacchi sarebbero oggetto di  strumentalizzazioni.

Nel suo scritto, il  Ministro direttamente da Bruxelles, ha esordito sostenendo di non amare la polemica. Ve ne sarete accorti, scrive la Trenta, ma tra ieri e oggi ho assistito a una grandissima fiera del falso e un paio di cose vorrei dirle.
La prima è che se gli stessi giornali vicini a Berlusconi, in passato, si fossero occupati di equipaggiamenti, ricongiungimenti familiari, dello stato delle nostre caserme, dei bilanci, di rappresentanza e molto altro, così come hanno fatto per lo spot del 4 novembre (che ho promosso con tutto il mio orgoglio), oggi forse nelle Forze Armate avremmo qualche problemino in meno di cui preoccuparci.
La seconda, continua il  Ministro  della Difesa,  è una precisazione rivolta al mio staff, che mi chiede di replicare ai pretestuosi attacchi dell’ex ministro La Russa e dell’onorevole Gasparri.
Ragazzi, conclude il Ministro della Difesa,  ma davvero devo rispondere a Gasparri e La Russa? Ma per favore… Suvvia…

Che dire,  certo darle torto è difficile, specie se consideriamo i disastri messi in atto dai  precedenti governi in tema di  Sicurezza e Difesa. Nessuno può dimenticare il riordino delle carriere del 1995 che causò scavalcamenti da cartone animato, e l’ultimo del 2017, che per i  “non dirigenti”,  ha cambiato  di fatto solo il colore dei gradi e aggiunto qualche stella ,lasciando i  penalizzati del riordino del 95 ancora più indietro a chi allora li  aveva scavalcati ingiustamente. Continua ↓



Però non possiamo esimerci dal chiedere al Ministro  quali siano le sue intenzioni sui correttivi  al Riordino delle Carriere,  chi  siano i suoi interlocutori,  se ha contezza dei disastri arrecati da norme redatte esclusivamente da chi rivestiva il grado apicale , lasciando nel limbo migliaia di militari senza demerito, precludendogli ogni possibilità di  raggiungere il grado apicale e senza che avessero almeno potuto godere di misure perequative a livello stipendiale.

Non possiamo non partecipare al Ministro ,la preoccupazione di decine di migliaia di militari che non comprendono cosa comporti l’attuazione della quota 100 in tema previdenziale nel comparto Sicurezza e Difesa. Invero, giova (poco) rammentare che i militari ,  dal 1 gennaio 2019, dovranno espletare 2 anni e 5 mesi di servizio in più. Tutto frutto  del  governo Monti e della legge Fornero, che malgrado non interessi a chi porta le stellette, ha comunque causato il parto di  una spietata direttiva Inps che adegua l’età pensionabile con l’ aspettativa di vita presunta.Di media , ogni due anni,  l’età pensionabile di chi porta le stellette aumenta. Dal 2021 i militari italiani potrebbero vedersi aumentata l’età pensionabile di altri tre mesi!

Infine, è altresì inevitabile non partecipare la preoccupazione di un evidente rallentamento del processo di  sindacalizzazione dei militari per via della secretazione del disegno di legge presentata il 5 luglio 2018 , ma mai depositato. Continua ↓



 

 

 

 

Forse è giunto il momento di  stroncare le speranze di chi vorrebbe la caduta del  governo per una propria  improbabile riesumazione politica. Forse è ora di dimostrare con i fatti tanta buona propaganda. I militari attendono….

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