l’Italia nel mondo dei conflitti asimmetrici: Intervista con il Gen. Leonardo Tricarico

Ospitiamo oggi, con nostro grande piacere, un intervista con il Gen. Leonardo Tricarico. Una intervista frontale che invece durante il suo svolgimento si è tramutata in un dialogo a tutto campo sulla postura dell’Italia sullo scacchiere mediterraneo ed europeo.

GPC: Signor Generale, in questi anni abbiamo assistito ad una forte carenza di visione sulla maniera più corretta di strutturare le nostre forze armate e il budget assegnato alla difesa….

Gen. Tricarico: L’Italia, e l’Europa, è in forte ritardo su molti fronti della sua politica di difesa, nonostante sul terreno le situazioni siano in rapida evoluzione. Siamo in presenza di conflitti asimmetrici da almeno venti anni, dai tempi della guerra nel Kossovo, e non è stata ancora adottata una dottrina di impiego dello strumento militare che si rapporti con queste asimmetrie conflittuali.

GPC: Reagiamo ancora come se fossimo dinanzi ad un conflitto “classico”

Gen. Tricarico : sì, utilizziamo ancora la dottrina di impiego della NATO, che non è idonea a questi conflitti, incluso il conflitto di Libia del 2011. L’Europa tuttavia possiede una struttura di stato maggiore unitario, in attesa che si possa compiere un’unità di tipo politico, sarebbe auspicabile che a livello Europeo fosse elaborata se non una vera e propria dottrina, almeno un “pensiero” di utilizzo delle forze armante in questi contesti. Nel frattempo ci cerca di reagire in maniera contingente, tentando di assemblare “pacchetti di forze” per rispondere ad esigenze puntuali come accade in Libia, in Siria ed in Irak.

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