Libia, missione Ippocrate: subito voto in Parlamento, parà in partenza stasera. Costo 10 milioni di euro

Ancora non c’è il decreto del governo sulla nuove missione ‘Ippocrate’ in Libia. Ma il nuovo compito italiano di realizzazione e sicurezza del nuovo ospedale da campo all’aeroporto di Misurata è così maturo che i 100 paracadutisti del 186esimo reggimento della Folgore sono in partenza già stasera per la Libia, a poche ore dall’informativa dei ministri Paolo Gentiloni e Roberta Pinotti questo pomeriggio alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.

E sempre stasera in commissione alla Camera verranno votate le risoluzioni dei gruppi parlamentari (al Senato si è già votato) sulla nuova operazione, decisa dal governo Renzi ad agosto e in risposta ad una precisa richiesta ufficiale del premier libico Fayez Al Serraj. Costo totale circa 10 milioni di euro, che verranno stanziati nel decreto e vanno ad aggiungersi ai “500mila euro già stanziati dal governo italiano per le operazioni di sminamento umanitario a Sirte”, ha detto Gentiloni in Parlamento in riferimento alle operazioni che hanno avviato la liberazione della città libica dall’Isis.

‘Avviato’, non concluso. Quella di Sirte resta una “partita da chiudere”, è l’ammissione dello stesso ministro degli Esteri. Ed è anche uno degli esempi che indicano come la nuova missione ‘Ippocrate’ si inserisca “non sotto una cappa di vetro, ma in una situazione che presenta le sue criticità”, continua Gentiloni. E’ una missione “umanitaria”, sottolinea a più riprese Pinotti. Missione chiamata ‘Ippocrate’, dal nome del padre della medicina, proprio per cercare di alleviarne il carattere militare.

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