Le Forze Armate e il Calcio professionista Quel mondiale vinto nel 1987 “le foto”

I calciatori professionisti nelle Forze Armate Italiane. Nel 1987 l’Italia vinse anche un Campionato del Mondo, ma tra i militari dell’ Esercito c’erano campioni di tutto rispetto 



C’è sempre stata una strana tendenza nell’assimilare il calcio all’ Esercito. L’idea che le squadre di calcio siano una divisione delle forze armate è sempre stata insita nel cuore dello sportivo, se poi prendiamo come esempio il tifoso italiano, la cosa si fa davvero seria.

Malgrado il soldato si contraddistingua dal calciatore per il suo comportamento disciplinato, umile e spesso altruista, i calciatori, spesso e volentieri sono vanitosi, viziati e sprezzanti della loro lussuria, eppure nelle partite che contano, negli incontri di un certo calibro, il tifoso pone su di loro tutta la propria fiducia “nazionale”.

In questo contesto, giova dare una sbirciatina tra le fila dei militari arruolati negli anni 80/90, come ad esempio la nostra Nazionale Militare del 1987 che  vinse il mondiale e nella quale figuravano nomi di tutto rispetto, tra i quali Gianluca Vialli, uscito vincente da una battaglia contro il cancro:

«Ne avrei fatto volentieri a meno. Ma non è stato possibile. E allora l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa. Ora sto bene, anzi molto bene. È passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale



 

All’epoca, il servizio militare era obbligatorio  e giocatori come Paolo Maldini e Roberto Mancini ad esempio, pur giocando in Serie A ed in nazionale, nel 1988 dovettero espletare 12 mesi nelle forze armate italiane. L’ evento all’epoca finì su tutti gli organi di stampa suscitando un forte clamore mediatico.

Fabio Galante, Marco Delvecchio, Alessandro Del Piero e Fabio Cannavaro invece,  furono arruolati nel 1995-96, completi di uniformi kaki.

Anche Roberto Baggio fu chiamato alle armi nel 1986  ed espletò tutti e dodici i mesi di servizio militare obbligatorio, ma non era solo:

Ovviamente tutti  questi calciatori non  hanno prestato servizio nell’Esercito Italiano come veri e propri militari . Sia i giocatori che i loro club non volevano rischiare infortuni di nessun tipo , e lo stesso Esercito Italiano era ben consapevole che in caso di un qualsiasi infortunio avrebbe dovuto affrontare l’ira dei tifosi e della stampa . Per ovviare a questo tipo di inconveniente,ai calciatori venivano scattate delle foto in divisa e successivamente gli venivano assegnati  compiti secondari,  privi di  pericoli.

Dopo essere stati arruolati infatti, i calciatori professionisti non erano quasi mai in caserma, e continuavano tranquillamente le attività di calciatore professionista nel loro club o nella nazionale.

Del Piero ad esempio fu arruolato nei Bersaglieri. All’epoca , quando fini il servizio militare, dichiarò:  Nella mia vita ho provato a sparare solo una volta, sui piccioni di argilla: un disastro. Non sarò mai un grande cacciatore come Baggio. “Nonostante sia un buddista, Baggio si  rilassa nei boschi mentre spara ai cinghiali selvatici.



La World Military Cup ( Coppa del Mondo Militare), grazie a questi campioni , all’epoca era molto seguita. Istituita nel lontano 1946, è tuttora una competizione calcistica per squadre militari nazionali, ma ha perso molto del suo fascino. Si svolge ogni due anni.

Gennaro Olivieri, allora allenatore della Nazionale militare in quegli anni, era particolarmente affezionato a Del Piero: “Cannavaro era ancora all’inizio della sua carriera ma Del Piero aveva già vinto lo Scudetto alla Juve, era un nazionale italiano e aveva segnato in Champions League, ma non ha mai fatto nulla per prendere le distanze dal gruppo. “Gli dicevo:” Dieci minuti e poi esci. “Ma dopo 10 minuti lui mi diceva:” Altri cinque minuti signore. “E poi ancora:” Altri cinque minuti. “Rimase sul campo il tutto il tempo. Sentiva la responsabilità di rendere felici quelle persone. “

“Stavamo organizzando una partita in Calabria per un bambino molto malato. Del Piero era in Germania con la Juve. L’ho chiamato. “Non so se ce la farai, ma la famiglia del ragazzo mi ha pregato di dirti che lo apprezzeranno davvero.” Ale prese un aereo dalla Germania e si unì a noi. Per questo lo adoro. È un ricordo che non dimenticherò mai. Le autorità militari erano orgogliose del comportamento di Ale e dei suoi compagni. Anche se non erano grandi soldati – quando hanno fatto il saluto, si sono guardati negli occhi , le parole non servivano”.

Nella foto Marco Delvecchio , Fabio Cannavaro, Alessandro del Piero e Fabio Galante. Giocarono insieme nella Nazionale Militare ( foto postata da Fabio Cannavaro) :

Cannavaro e Del Piero vinsero i mondiali del 2006 . Delvecchio sfiorò un europeo per una manciata di secondi.

Di certo , gli attuali professionisti non si incontreranno mai in queste vesti. Chissà se si sono persi qualcosa?

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#W L’ITALIA

E.G.

 

 

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