Guerra. Aeronautica Militare recupera 30 italiani in Sud Sudan. “Situazione unamitaria grave”

Questa mattina un aereo dell’Aeronautica italiana è decollato dalla capitale del Sud Sudan dopo aver recuperato 30 cittadini italiani che a seguito delle vicende dei giorni scorsi hanno deciso di lasciare Juba.
I connazionali saranno ospitati nella base militare italiana di Gibuti per poi riprendere verso le rispettive destinazioni. A bordo, oltre al personale dell’Unità di crisi del ministero degli Esteri e personale del ministero della Difesa, anche cittadini dell’Unione europea che hanno chiesto supporto per lasciare il Paese.
L’operazione è stata realizzata in coordinamento tra Unità di crisi dell’Italia e degli altri Paesi Ue.
Il recupero rientra nel più ampio piano di sfollamento dal Paese che in circa una settimana ha visto evacuare circa 36mila persone in coincidenza con la recrudescenza dei violenti scontri in atto nel Sud Sudan. Centinaia i civili uccisi, mentre secondo le Nazioni Unite in circa 5000 sono riparati a Juba in una struttura Onu che dal 2013 ha accolto già 28.000 profughi in gran parte donne e bambini. Per Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon “La situazione umanitaria è grave”.

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