Il Consiglio di Stato gli da ragione, ma lo Stato lo ignora, il grido del Sottocapo Lorenzo Motta

La storia riportata da Affaritaliani è paradossale. Ancora un diniego nei confronti di un militare ammalatosi per l’uranio impoverito. Questa volta però, a differenza di tutte le altre, lo Stato va contro la sentenza del Consiglio di Stato, il paradosso nel paradosso, non era mai accaduto prima .

A farne le spese il Sottocapo ora in congedo Lorenzo Motta, padre di quattro bimbe, sottoposto a otto cicli di chemioterapia  e 35 sedute di radioterapia. Una storia surreale raccontata in una lettera, redatta dallo stesso militare, che stufo del continuo diniego del Ministero della Difesa ha deciso di rendere la sua storia pubblica.

“Mi chiamo Lorenzo Motta, sono un ex sottocapo di terza classe della Marina Militare, contaminato da nano particelle di metalli pesanti a causa dell’esposizione in territori contaminati e alla somministrazione massiva di vaccini senza controllo, ma sono essenzialmente un uomo.

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