COCER AERONAUTICA SU RINNOVO CONTRATTO: DOV’E’ IL CONFRONTO?

CONTRATTO FF.AA.e FF.PP – triennio 2016/2018 – DOV’E’ IL CONFRONTO?

Dopo l’incontro del 22 luglio 2017 in Funzione Pubblica, ne è seguito un altro pre-natalizio lo scorso 22 Dicembre. Il terzo è stato convocato per domani pomeriggio 10 Gennaio 2018 e si ha il vago sentore che il Governo voglia accelerare per una immediata chiusura del contratto degli operatori del Comparto. Tali incontri si sono svolti fino ad ora senza un reale confronto con Sindacati e COCER, unici deputati per legge a rappresentare i bisogni e le esigenze dei cittadini in uniforme.

Non si è discusso nelle precedenti occasioni né delle risorse allocate per il contratto del Comparto Difesa-Sicurezza, che sono divenute legge e pubblicate in Gazzetta Ufficiale solo in data 29 Dicembre 2017, né tantomeno delle materie di competenza delle Parti Sociali, che alle stesse sono devolute in virtù di una precisa legge dello Stato.
Ad oggi nessuna ipotesi contrattuale è in mano a Sindacati e COCER, non esiste un abbozzo di piattaforma economica, figurarsi una proposta di natura giuridico-normativa e delle competenze accessorie del salario di militari e poliziotti.

Questi ultimi aspetti, al di là del vil denaro, sono elementi contrattuali fondamentali per regolare funzionalità e compensare servizi specifici svolti dagli operatori, oltreché definire normativamente la vita professionale dei lavoratori con le stellette, tutti aspetti importanti al pari del trattamento economico.
Le risorse per compensare poi la “Specificità” del Comparto sono state definite solamente nell’ultima legge di bilancio e per il triennio a venire 2018/2020, peraltro con una nuova forma di “concertazione” della quale bisognerà definire modalità e procedure e che quindi difficilmente potrà essere svolta con immediatezza.
Il COCER AM non può accettare questo modo di procedere che forza oltremodo le prerogative delle Parti Sociali, al solo fine “apparente” di allocare al più presto poche e maldistribuite risorse contrattuali. Le stesse se non utilizzate correttamente impediranno di risolvere questioni che interessano la funzionalità delle amministrazioni, e quindi i problemi dei cittadini, impedendo altresì di riallineare istituti retributivi tra i diversi appartenenti ai singoli Dicasteri che nel corso di quest’ultimo decennio si sono modificate in virtù di decisioni legislative.

Sia chiaro e senza fraintendimenti: Il COCER AM dice che il contratto normativo – economico 2016-2018 si deve fare e si può fare in fretta, senza falsare però il confronto democratico previsto per legge tra Governo, Amministrazioni e Parti Sociali. In altri tempi contratti similari si sono chiusi in una settimana, con sedute fiume diurne e notturne, dando a tutti la possibilità di esercitare ruolo, responsabilità e competenze, e soprattutto di assumersi di fronte al Paese, ai cittadini ed ai propri rappresentati le giuste responsabilità connesse all’esercizio delle funzioni di ciascuno: politiche, istituzionali o rappresentative che siano.
Corse “ad effetto” non ci interessano; quel che conta per noi sono i contenuti del contratto sia per la parte economica, salario fisso ed accessorio, sia per quella normativa ed a seguire quelli del contratto integrativo per la “specificità” di settore.

Il contratto manca da più di sette anni ma non crediamo che una settimana in più comporti sconvolgimenti maggiori di un contratto che non risolva le questioni che stanno a cuore agli operatori del Comparto Difesa e Sicurezza.

Roma, 9 gennaio 2018
Il Co.Ce.R. A.M.

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